Diritti inviolabili: il sacro diritto al debito…

Nel nostro titolo citiamo l'art Art. 21 della dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1793, come atto fondante della rivoluzione francese – " I soccorsi pubblici sono un debito sacro. La società deve la sussistenza ai cittadini disgraziati, sia procurando loro del lavoro, sia assicurando i mezzi di esistenza a quelli che non sono in età di poter lavorare " 

Da allora tanta acqua e passata sotto i ponti...Slavoj ZIZEK nel suo libro " Il coraggio della disperazione" ci spiega alcuni meccanismi del capitalismo globale. I Tecnici del capitale non hanno capito la lezione ricevuta dal referendum e la vittoria del No costituzionale in Italia nel 2016. Insistono con fastidio contro le costituzioni troppo egualitarie e in contrasto con gli spiriti animali del mercato e adesso attaccano il diritto di voto.

ZIZEK SUL DEBITO COME STRUMENTO DI SOTTOMISSIONE

“A partire dal referendum greco sta gradualmente prendendo forma un’idea, resa perfettamente dal titolo di un articolo del Financial Times:

«L’anello debole dell’Eurozona sono gli elettori». In questo mondo ideale l’Europa si libera di questo «anello debole» e gli esperti acquisiscono il potere di imporre direttamente le misure economiche necessarie; se proprio non possiamo rinunciare alle elezioni, la loro funzione rimane solo quella di confermare le opinioni degli esperti.

Il problema è che questa politica degli esperti si basa su una finzione, la finzione dell’«estendere e pretendere» (estendere il periodo di recupero del debito, e pretendere che tutti i debiti alla fine vengano pagati).È che le persone al potere in realtà non vogliono che il debito venga completamente ripagato.

Circa dieci anni fa, l’Argentina decise di ripagare in anticipo il suo debito al FMI (con l’aiuto economico del Venezuela). La reazione di sorprendente: invece di gioire all’idea di riavere questi soldi il FMI (o, piuttosto, i suoi rappresentanti di punta) espresse la propria preoccupazione rispetto al fatto che l’Argentina potesse usare questa nuova libertà e indipendenza dalle istituzioni finanziarie internazionali per abbandonare politiche finanziarie severe e darsi a spese fuori controllo.

Il debito è uno strumento attraverso cui controllare e regolamentare il debitore, e, in quanto tale, opera per la sua stessa crescita costante.La continua pressione dell’UE perché la Grecia incrementi le misure di austerità corrisponde perfettamente a quello che la psicoanalisi chiama Super-io.

Il Super-io non è un vero e proprio agente etico, ma un agente sadico che bombarda il soggetto di richieste impossibili, godendo oscenamente dell’impossibilità del soggetto di soddisfarle […]. Ecco cosa c’è di così terribilmente sbagliato nelle richieste e negli ordini dell’UE: alla Grecia non viene data nemmeno una possibilità. Il fallimento fa parte del gioco.

Il vero scopo del prestare denaro non è quello di ottenere il rimborso del debito con un profitto, ma il perdurare infinito del debito, così che il debitore rimanga in uno stato di dipendenza e subordinazione permanente... cosa che vale per la maggior parte dei debitori, in ogni caso, perché ci sono debitori e debitori.

Non solo la Grecia ma anche gli Stati Uniti e il Giappone non saranno mai in grado, neppure in teoria, di ripagare i loro debiti, come adesso è noto a tutti. Così, esistono debitori che possono ricattare i creditori perché il loro fallimento è inammissibile (le grandi banche), debitori che possono controllare le condizioni della restituzione del loro debito (il governo americano) e, infine, debitori che possono essere maltrattati e umiliati (la Grecia). Inoltre bisognerebbe fare attenzione a criticare la finzione dell'«estendere e pretendere»:

questa finzione non è un eccesso locale ma la massima espressione di una tendenza iscritta nel cuore stesso dell'economia capitalista, che prospera solo prendendo continuamente in prestito dal futuro e rimandando all'infinito il saldo finale dei conti".

(Slavoj Zizek, Il coraggio della disperazione)